LA TEORIA DEI TRE LEGAMI
I tre legami rappresentano un concetto fondamentale dell’osteopatia che spiega il relais tra struttura (apparato mio-fascio-scheletrico) e visceri.
Questo “anello funzionale” può influenzare le differenti parti in maniera positiva (CIRCOLO VIRTUOSO) o negativa (CIRCOLO VIZIOSO).
LEGAME MECCANICO
I visceri hanno bisogno di sostegno e protezione per esprimere al meglio la loro funzionalità.
L’apparato muscolo-scheletrico rappresenta la struttura su cui un’organo si aggancia e attraverso cui si protegge.
In condizioni, per esempio, di ipo-contenzione della parete addominale si può verificare una discesa progressiva del “pacchetto addominale” fino al prolasso franco della massa viscerale stessa(ptosi addominale).
In questa condizione patologica viene meno la funzione di “contenimento” dei muscoli retti ed obliqui dell’addome lasciando eccessivamente liberi i visceri di scivolare gli uni sugli altri.
LEGAME NEUROLOGICO
Il sistema muscolo scheletrico è fortemente in relazione con il sistema nervoso (somatico ma soprattutto neurovegetativo).
Infatti i nuclei ortosimpatici (con bersaglio viscerale) si collocano tutti in prossimità dei somi vertebrali e della struttura muscolo-scheletrica in genere, determinando una vera “unità funzionale “ tra apparato muscolare e sistema simpatico”.
In altre parole l’attività della struttura muscolare stimola il sistema simpatico determinando una risposta verso un deputato organo o viscere.
È facile comprendere, quindi, come una struttura muscolare sempre stimolata crei una sollecitazione continua del sistema ortosimpatico causando un malfunzionamento dell’organo o viscere interessato.
LEGAME FLUIDICO
Le strutture vascolari arteriose e venose passano attraverso vie preferenziali tra superfici ossee, masse muscolri e soprattutto strutture fasciali.
Questo intreccio di componenti sostiene il principio fondamentale di “protezione dei fluidi” (la legge dell’arteria è suprema), ma è altresì comprensibile come una condizione di poca armonia del sistema muscolo-scheletrico possa determinare una compressione delle strutture vascolari ivi comprese.
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