L’UNITA’ DEL CORPO
L’individuo nella sua globalità è un sistema composto da muscoli, scheletro, organi interni e psiche. Ogni elemento costituente la persona è dipendente dagli altri e il corretto funzionamento di ognuno assicura quello dell’intera struttura, quindi il benessere. L’osteopata partendo dall’osservazione e analisi delle singole componenti attua un trattamento basato sull’intera unità funzionale dell’individuo (struttura-organi-psiche). La medicina osteopatica approccia il paziente interpretandolo in chiave olistica.
“Conosci la tua anatomia e la tua fisiologia, ma quando metti le mani sul corpo di un paziente non dimenticarti che vi abita un’anima Vivente” (Still A.T.)
LA STRUTTURA GOVERNA LA FUNZIONE
La perfezione di ogni funzione è legata alla perfezione della struttura portante. Se tale equilibrio risulta alterato ci si trova di fronte ad una lesione osteopatica (perdita totale o parziale di mobilità di una perte specifica del corpo).
Come la struttura governa una funzione così una struttura anormale governa una disfunzione.
(Es. una struttura epatica normale permette lo svolgimento di complesse funzioni metaboliche che vengono compromesse qualora patologie come la cirrosi alterino l’architettura epatica)
AUTOGUARIGIONE DEL CORPO
La teoria di Still sostiene che il corpo mantiene in se stesso i mezzi necessari ad eliminare e prevenire le malattie, ciò a condizione che i sistemi di autoregolazioe siano liberi di funzionare correttamente. Il fine dell’osteopatia è quello di ristabilire l’armonia della struttura scheletrica di sostegno permettendo all’organismo di trovare il proprio equilibrio ed il proprio benessere.
“Il medico cura...chi guarisce è la natura” (Codice Medico Salernitano)
“Trovare la salute dovrebbe essere l’obbiettivo del medico. Chiunque è capace di scoprire la malattia” (Still A.T.)
“Lo scopo del trattamento osteopatico è quello di ristabilire l’omeostasi dell’individuo”